Food Storytelling - Brand Storytelling27/1/2019 Esattamente un anno fa, proprio il 31 gennaio 2018, realizzavamo la storia fotografica su Jumpei Kuroda, Chef del ristorante "I Due Buoi" di Alessandria. E' uno dei lavori a cui più teniamo, non solo perché ci ha permesso di conoscere il modo di lavorare di un grandissimo Chef, ma di respirarlo e raccontarlo a modo nostro e con il nostro linguaggio. Crediamo che la storia fotografica prodotta sia un'interessante esempio di food-storytelling e brand-storytelling: un racconto che attraverso il protagonista, lo Chef Jumpei Kuroda, esalta la qualità dell'offerta gastronomica del ristorante alessandrino, combinando generi fotografici diversi: reportage, still-life e ritratto. In questo post ripercorriamo i punti principali che hanno caratterizzato il nostro approccio e la produzione della storia. Lo Chef e il Ristorante, due elementi che traggono forza reciprocamente. "I Due Buoi" è un ristornate storico di Alessandria, nato nel 1741 e premiato nel 2018 con la Stella Michelin per il terzo anno consecutivo. Jumpei Kuroda, Chef dal 2017, ha saputo trasmettere la propria visione e la propria personalità al ristorante, attraverso una cucina che compone in modo innovativo gli elementi gastronomici piemontesi. Oggi il ristorante si riconosce nella figura di Kuroda, che, a propria volta, gode del prestigio di essere alla guida di uno dei più importanti ristoranti piemontesi. Diverse situazioni, diverse scene, diversi registri. Abbiamo sviluppato il racconto in fasi differenti. La prima riguarda il lavoro in cucina, dove lo Chef è fotografato mentre coordina la squadra di cuochi e assistenti e prende parte alla preparazione dei piatti. E' una sequenza in cui la nostra presenza non è percepita e in cui il lavoro si svolge secondo le proprie modalità e ritmi. La seconda fase è dedicata ai piatti finiti, pronti ad essere serviti, fotografati nella loro integrità e con estrema attenzione ai dettagli. I piatti sono presentati come creazioni ed opere d'arte. La terza fase del racconto è costituita da una sessione di ritratti dello Chef all'interno degli ambienti del ristorante, caratterizzati dall'interazione tra soggetto e fotografo. Le tre fasi sono state realizzate durante un giorno ordinario di apertura del locale, nel pieno rispetto dell'organizzazione del lavoro del ristorante e dello stesso Chef. Ogni situazione ha reso necessario un diverso approccio relazionale e tecnico, vari schemi di illuminazione e obiettivi differenti. Reportage, still life e ritratto. La storia fotografica è il risultato di un mix di questi tre generi. Nel raccontare il lavoro in cucina abbiamo scelto di utilizzare la sola illuminazione realmente presente negli ambienti. Diverso l'approccio avuto nei ritratti e nelle fotografie dei piatti, per le quali è stata preferita un'illuminazione artificiale controllata, sebbene essenziale, costituita da luci flash e diffusori. Una storia, diversi utilizzi. Ci piace parlare di storia perché il risultato del lavoro è un racconto visivo con un proprio sviluppo narrativo. Non solo, la storia è anche un vasto serbatoio di immagini al quale attingere per realizzare sequenze più brevi e da cui estrarre singole fotografie, a seconda della finalità comunicativa e del supporto a cui sono destinate. Durante l'anno diverse immagini tratte dalla storia sono state utilizzate sui social network, su quotidiani nazionali e pubblicazioni. Oltre ad essere contenuta nel nostro volume "YourStory - Percorsi" (qui il link), la storia di Jumpei Kuroda è diventata un piccolo volume promozionale che abbiamo progettato appositamente per "I Due Buoi" e che viene distribuito all'interno del ristorante di Alessandria (qui il link).
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